venerdì 6 marzo 2020

La spedizione in Sicilia 415a.C. -413 a.C.




Ad Atene venne alla ribalta il nipote di Pericle , Alcibiade, giovane intelligente, colto e ambizioso, sostenitore della ripresa della guerra contro Sparta.







Nel 415 a.c. Segesta  chiese aiuto contro Selinunte e Siracusa, poleis di origine dorica. Alcibiade convinse l'assemblea a preparare una spedizione della quale lui stesso, inseme a Nicia e Lamaco fu proclamato generale.


Alcibiade però fu subito richiamato in patria dove era stato accusato di sacrilegio (gli si imputava di aver partecipato alla mutilazione delle statue di Ermes la notte prima della partenza e di aver parodiato in casa propria i riti del misteri eleusini). 
lo scandalo delle Erme


Dietro tali accuse si celavano i nemici politici che vedevano in lui atteggiamenti troppo vicini a quelli di un tiranno. Alcibiade preferì fuggire a Sparta e fu condannato in contumacia. 

La guerra in Sicilia continuò con alterne vicende fin quando Sparta inviò un contingente in aiuto di Siracusa. Anche Atene inviò dei rinforzi sotto la guida di Demostene ma nel 413 a.C

Fu una sconfitta eclatante per gli ateniesi che trovarono la morte o la prigionia nelle latomie siracusane. Nicia stesso morì. 



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