431 a.C.
Pericle e la Guerra di logoramento: attacchi lungo le coste e paralisi del commercio dell'avversario che determinano l'invasione dell'attica da parte degli spartiati ma la popolazione viene tutta accolta ad Atene che, grazie alle Lunghe mura, continua ad esser rifornita via mare.
429a.C.
Scoppia la peste e muore lo stesso Pericle. Ad Atene contrapposizione tra Cleone, rappresentante dei ceti legati all'impero marittimo, che voleva continuare la guerra e Nicia, portavoce dei proprietari terrieri che voleva chiudere le ostilità.
427a.C.
La ribellione di Mitilene ad Atene viene duramente repressa. Sparta e Tebe, in risposta, attaccano Platea alleata di Atene.
Atene invia una flotta in aiuto di Leontini, polis della Sicilia che si opponeva al dominio di Siracusa, polis di origine dorica e dunque possibile alleata di Sparta. La spedizione, che non diede risultati politici, aprì però un altro fronte della guerra.
425aC.
Gli Ateniesi conquistano Pilo (costa sud-occidentale del Peloponneso)e occupano Sfacteria (isola antistante) catturando la guarnigione spartana che la presidiava.
424 a.C.
Sparta apre allora un altro fronte in Tracia e, grazie al generale Brasida espugna Anfipoli, colonia ateniese. Sparta così riesce a impadronirsi delle miniere del Pangeo, fonte di ricchezza di Atene, e ostacolare i rifornimenti dal Mar Nero verso l'Attica.
Viene mandato Cleone per riprendere la città e, in un terribile scontro, morirono entrambi i generali.
421a.C.
Pace di Nicia un'accordo che prevedeva il ritorno della situazione antecedente il conflitto e un impegno a mantenere la pace per cinquantanni.
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