A soli vent'anni Alessandro ereditò un regno che presentava tanti conflitti interni quanto esterni. Il giovane, educato da Aristotele alla cultura greca, seppe immediatamente prendere in mano la situazione e affermare il proprio primato.
In primo luogo si preoccupò di consolidare i confini a nord contro gli illiri e stringere la Lega di Corinto sotto il suo comando stroncando le ribellioni di alcune poleis quali Atene e Tebe, che fu rasa al suolo e i suoi abitanti deportati.
334 a.C. battaglia del Granico. Alessandro vinse e liberò le città greche dal controllo persiano
333 a.C. battaglia di Isso. Alessandro sconfisse Dario III, che si diede alla fuga, e conquistò la Siria e la Fenicia . Sceso in Egitto fondò Alessandria.
Tornato in Asia passò il Tigri e l'Eufrate e nel 331a.C. con la battaglia di Gaugamela sconfisse definitivamente Dario e si presentò come il legittimo successore al trono di Persia.
324 a.C. si stabilì a Susa per organizzare l'impero e, successivamente, pose a Babilonia la capitale del regno.
323 a.C. morì improvvisamente forse per una malattia.
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